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Il giorno 19/7/2011 è stato siglato il primo protocollo d’ intesa quadro firmato dal Prof. Guglielmo Trupiano e dall’ arch. Francesco Baratta tra l’ UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI Federico II (centro L.U.P.T.) e l’ AS.PRO.NA.DI. prevedendo vari punti prioritari tra cui: • Informazione, consulenze ed assistenza scientifico-tecnologica; • Attività di formazione; • Attività di studio, ricerca ed informazione anche attraverso lo scambio delle conoscenze derivanti dalla realizzazione di banche dati; • Internazionalizzazione di attività didattica e scientifica. Per l’indirizzo e la supervisione scientifica delle attività oggetto del presente accordo è stato costituito un comitato tecnico-scientifico composto rispettivamente dal prof. Amedeo Andreotti (promotore dell’ idea congiuntamente all’ arch. Francesco Baratta), dal prof. Guglielmo Trupiano e dalla prof. Carmen Cioffi, per il CENTRO L.U.P.T e dall’ arch. Francesco Baratta (Sindaco AS.PRO.NA.DI.), dall’ ing. Giovanni Ceccarelli (Presidente AS.PRO.NA.DI.) , dall’ ing. Francesco Ruiz, dal Prof. ing. Giovanni Maria Grasso, dall’ Arch. Franco Gnessi (Segretario AS.PRO.NA.DI.) per l’ AS.PRO.NA.DI. Il L.U.P.T., nato nel 1976 è un Centro Interdipartimentale di ricerca istituito ai sensi dell’art. 89 del DPR 11.07.1980 dall’Università degli Studi di Napoli “Federico II” con D.R. n. 8592 del 22.02.1985. Il Centro ha natura interdisciplinare e afferisce al Polo delle Scienze e delle Tecnologie. Concorrono al Centro sedici dipartimenti appartenenti ad otto diverse facoltà. Il Centro inoltre, per numero di docenti afferenti, per il personale tecnico-amministrativo organico, per la dotazione strumentale, per il bilancio gestito e per la superficie assegnata, è storicamente il più grande e complesso dei Centri di ricerca dell’Ateneo federiciano nonchè una delle maggiori Strutture pubbliche di ricerca operanti a livello nazionale ed europeo. Con tale accordo si aprono nuove vie di sviluppo per l’ attività scientifica e di formazione dell’ AS.PRO.NA.DI. che porteranno a nuove iniziative congiunte e ad uno scambio di know how tra i vari settori interdisciplinari. Il coordinamento tra gli enti e delle iniziative è affidato al prof. Amedeo Andreotti e all’arch. Francesco Baratta ( entrambe soci AS.PRO.NA.DI.).
Ravenna, 09-11-2011 Egregio Presidente del Consiglio Prof. Mario Monti, Egregio Ministro per lo Sviluppo Economico dott. Corrado Passera Le riscrivo in qualità di Presidente in rappresentanza dell’Associazione As.Pro.Na.Di – Progettisti Nautica da Diporto, e dei miei colleghi, soci che hanno contribuito: Sergio Abrami, Franco Gnessi, Attilio Albeggiagiani, Davide Tagliapietra, Benedetto Inzerillo, Giovanni Maria Grasso, Maela Lenci, Davide Zerbinati, per portare il nostro contributo diretto in queste ore cruciali del Vostro dibattito. Siamo progettisti navali e come tali conosciamo bene ogni aspetto del nostro settore. Desideriamo sottoporLe alcune nostre proposte per variare quella da Lei proposta da tassa sul bene a tassa sull’ecologia, (ribadendo il concetto già espresso con la nostra precedente comunicazione del 07-12-12 a Lei indirizzata). Con questa proposta vogliamo salvaguardare il più grande bene che abbiamo : l’ambiente, tassando le emissioni piuttosto che l’oggetto. La tassa per le imbarcazioni sia a vela con motore ausiliario che a motore, deve essere pagata in funzione dei kilowatt termici complessivi presenti a bordo e non della lunghezza fuori tutto come proposto ora, a partire comunque dai 10 metri fuori tutto . Tassazione sostanzialmente solo sui motori endotermici. Tassando tutti i kW installati a bordo (generatori compresi), trovando il modo di distinguere tra motori moderni con ridotte emissioni nocive. Incentivazione per propulsione ibride, esenzione per propulsioni elettriche. L’effetto sarebbe introito immediato per le casse dello stato e i grandi sacrifici per gli operatori e gli utenti sarebbero giustificabili quanto meno, per applicare in anticipo normative che prima o poi ci saranno comunque imposte, come nel settore automobilistico avviene già. I.E.: • Le imbarcazioni a vela dovranno essere comunque “premiate” rispetto ad un’imbarcazione a motore. • Incentivare le nuove costruzioni eseguite secondo criteri ecosostenibili sia durante la fase di produzione che di esercizio. Si incentiverebbe lo svecchiamento del parco barche. (L’associazione sta studiando una serie di metodologie per la progettazione ecosostenibile che potrebbe essere un futuro strumento di riferimento per la progettazione navale.) Il progettista dovrà progettare tenendo ben presente ogni singolo fattore del LCA ( life cycle assesment) e questo essere ufficialmente certificato. • Istituire altre aree protette con accesso a pagamento in proporzione alle emissioni. • Ripartizione della tassa sui motori secondo la Vetustà per tutte le imbarcazioni. 1. Esenzione per barche oltre 20 anni 2. Sconto 50% per imbarcazioni da 15 a 20 anni 3. Sconto 25% per imbarcazioni da 5 a 10 anni 4. esenzione totale per propulsioni elettriche 5. esenzione del 25% per propulsioni ibride In ultimo chiediamo che una parte della tasse incassate siano investite in infrastrutture nautiche, servizi utenti e contributi per la ricerca legata ad una nautica ecosostenibile. Rinnoviamo anche in questa sede la nostra volontà e disponibilità a collaborare con Voi ad un tavolo tecnico. Ringraziamo per la cortese attenzione, Ing. Giovanni Ceccarelli Presidente di AS.PRO.NA.DI